I primi giorni duri di Spalletti all’Inter

Vista da fuori, l’Inter dal 2012 a oggi è un oggetto misterioso. Una rosa con alcuni giocatori di strana provenienza: non si capisce come abbiano fatto a diventare professionisti strapagati in un top club mondiale. I tifosi hanno nel mirino in particolare Nagatomo e Ranocchia. In più, una campagna acquisti bizzarra: pareva che Zhang dovesse spaccare il mondo con investimenti massicci, grazie alle immense disponibilità cinesi, e invece i nerazzurri si sono mossi sul mercato con molta cautela.

A pagare questa situazione è Spalletti. Allenatore validissimo, ha dato un gioco e un’anima alla Roma, gestendo alla grande Totti, e facendo approdare alla Champions i giallorossi che, con un altro mister, non ce l’avrebbero fatta. Adesso, all’Inter, l’allenatore toscano ha assaggiato per la prima volta il sapore asperrimo dei giocatori nerazzurri. Hai vinto quattro partite di seguito, arrivi alla quinta contro il Bologna per spiccare il volo e importi. E invece ti afflosci: giochi male, sei spento, sei mediocre, sei il classico giocatore da Inter dal 2012 a oggi.

Luciano sta scoprendo quanto è psicolabile la rosa dell’Inter: sul più bello sviene, terrorizzata dagli avversari, col pallone che scotta. Gambe dure, cervello caldo e cuore freddo: sono i nemici della Beneamata contro cui Spalletti deve combattere. Attenzione: è la guerra più difficile che gli sia mai capitato di gestire in carriera, perché Milano è ultra-competitiva, non perdona un pareggino fuori casa. Si tratta di gestire l’ansia dei suoi giocatori, cercando di canalizzare la forza dell’unico fuoriclasse a sua disposizione: Perisic. Per il resto, va capito come sfornare molti più assist a Icardi, uomo bravo solo a segnare, ma non a manovrare. Sarà un’impresa.

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L’Inter pronta a multare Perisic, ecco a cosa stanno pensando i dirigenti:

Ivan Perisic continua a far parlare di se. Dopo le vicende legate al calciomercato, l’esterno croato è nuovamente al centro di alcuni rumors. A quanto pare l’Inter non avrebbe gradito il suo comportamento durante le vacanze in Croazia. Ausilio e Sabatini, d’accordo con il presidente Zhang, starebbero addirittura pensando di multarlo. Ad irritare la dirigenza nerazzurra sarebbe stato il fatto di aver preso parte ad un torneo di beach volley senza comunicarlo prima alla società.

Perisic ha partecipato ad un torneo di beach volley.

Qualche giorno fa Ivan Perisic ha preso parte ad un torneo di beach volley. Il croato ha una passione sfrenata per questo sport e così ha approfittato del fatto che il world tour di beach volley faceva tappa nella sua Croazia per misurarsi con i professionisti di questo sport. Perisic ha dimostrato di sapersela cavare anche a beach volley, ed anche se ha perso entrambi i match disputati comunque si è divertito e ha saputo divertire il pubblico presente. In casa Inter, però, non hanno apprezzato il fatto che il croato non abbia minimamente comunicato la sua volontà di partecipare al torneo. I dirigenti nerazzurri si aspettavano di essere messi quantomeno al corrente visto che durante i due incontri disputati, Perisic poteva anche rischiare di infortunarsi.

Perisic-Inter, una multa potrebbe incrinare ulteriormente i rapporti

Quel che è certo è che se realmente l’Inter dovesse alla fine multare il giocatore, i rapporti con il croato diventerebbero ancora più tesi. Il giocatore proprio di recente ha avuto dei dissapori con la dirigenza legati alla sua mancata cessione al Manchester United. Perisic al termine della scorsa stagione era convintissimo del fatto che si sarebbe trasferito alla corte di Mourinho e al termine dell’ultimo match casalingo aveva fatto anche un giro di campo per salutare i tifosi nerazzurri. Il Manchester United però non ha mai offerto i 50 milioni di euro che l’inter chiedeva per lasciar partire il croato. L’offerta del club inglese non ha mai superato i 35 milioni di sterline e quindi alla fine la trattativa non è andata in porto. Il Manchester voleva sfruttare il fatto che l’inter era obbligata a far cassa per via del fair play finanziario. Sabatini però è riuscito a reperire quei soldi con la cessione di giocatori di secondo piano e così ha potuto trattenere Perisic.