Non si spegne la fortissima eco di Samp-Milan 2-0. La sfida di Marassi è stata un trauma per i rossoneri di Montella: non tanto per il pesante risultato, e neppure per il gioco o il modulo, ma perché gli uomini del Diavolo erano molli, non hanno combattuto. Hanno perso senza fare la guerra: che non vuole dire tirare calci, farsi ammonire o essere nevrastenici con l’arbitro; ma semplicemente metterci la garra.
Se n’è accorto ovviamente il presidente blucerchiato Massimo Ferrero, che nelle scorse ore è stato acidissimo contro gli avversari: “Il Milan ha speso 200 milioni di euro sul mercato, ma contro di noi non ha mai tirato in porta: gli abbiamo fatto due belle zucche – ha detto a Radio Radio -. Avevo pronosticato una nostra vittoria per 2-1, loro non hanno mai tirato in porta, altrimenti avrei azzeccato il risultato. Il Milan è una grande squadra, ma individualistica”.
Pur nel suo italiano particolare, Ferrero ha detto una verità: lì ognuno gioca per sé, gli undici in campo non fanno squadra. E manca la fronta, la voglia di sacrificarsi e di rincorrere tutto quello che si muove sul prato verde.
Fra i vari guai, ci sono Zapata e Abate, assolutamente improponibili a questi livelli di calcio: non sono da top club. Per non parlare del centrocampo, così statico e prevedibile. Ormai la spesa importantissima per Bonucci è stata fatta, ma se proprio occorre investire ancora è doveroso orientarsi verso chi accende la fantasia e sa cambiare le partite con il fisico e la tecnica: un attaccante di razza.