Inter da sesto posto: ecco chi può arrivare per diventare competitiva

Con la sua Inter, Spalletti sta facendo miracoli: un terzo posto bugiardo, che non corrisponde al valore dei nerazzurri, la cui rosa attualmente è collocabile al sesto posto. Dopo Juve, Napoli, Roma, Milan e Lazio. Solo un grandissimo allenatore come Luciano e pochi altri poteva fare un prodigio simile, perché di questo si tratta. Ne sono ben consapevoli sia il mister toscano sia il ds Sabatini. Che infatti si muovono sul mercato a caccia di almeno due innesti chiave a gennaio 2018, per far diventare il Biscione competitivo.

Il fatto è che i soldi da mettere sul piatto sono pochissimi: serve fiuto e audacia. Il primo obiettivo è Mesut Özil (foto), trequartista dell’Arsenal, mancino pieno di creatività. Possibile uno scambio con Joao Mario, per rispettare i vincoli del Fair Play Finanziario imposti dall’UEFA. Chiaramente, Özil per arrivare in un top club dovrebbe però dare una bella sforbiciata al suo faraonico stipendio. Sarebbe l’ideale per il 4-2-3-1 spallettiano.

Il secondo giocatore nel mirino di Sabatini è Yves Bissouma, 21enne nazionale maliano del Lille: un furetto con sette polmoni e schiaffo prepotente dai 20 metri. In alternativa, Leon Goretzka dello Schalke 04, un 22enne di Bochum. In pole c’è anche Godfred Donsah, centrocampista massiccio che fa un lavoro oscuro. Trattative multiple anche per evitare che il prezzo del cartellino del singolo atleta lieviti: il piano economico di Suning non prevede forti esborsi. Ma grande sagacia sul mercato: l’acquisto di Karamoh insegna.

Karamoh sulla fascia e Candreva trequartista: nuova Inter in rampa di lancio?

L’1-0 dell’Inter sul Genoa ha aperto scenari mai immaginati a inizio stagione. Infatti, a far girare la partita è stata la freccia nerazzurra Karamoh (foto), sulla fascia destra, subentrato a Candreva. Quest’ultimo è apparso atleticamente inadatto al ruolo di esterno: serve un altro passo. Tuttavia, dal punto di vista squisitamente tecnico, Antonio può ancora dire la sua come trequartista, in veste di rifinitore.

Karamoh a destra e Candreva trequartista potrebbero rappresentare la svolta, sotto il profilo del gioco, per l’Inter. Che avrebbe così tre trampolini di lancio per Icardi: Perisic a sinistra è il terzo. Il giocatore romano (ancora nel giro della Nazionale) ha piedi raffinati, sa lanciare e soprattutto disorienta i difensori con due opzioni: il passaggio o la sberla da fuori area.

Al contempo, Icardi potrebbe respirare. È solo un uomo-gol, talvolta sforna qualche assist. È vero che contro il Genoa ha fatto un miracolo in difesa, ma è stata un’eccezione. Maurito, per attivarsi, necessita di palloni a ripetizione da sinistra, destra e dalla mediana. Ecco perché ora Spalletti potrebbe osare.

Yann Karamoh: e m’illumino di nerazzurro

Oggi è nata una stella nerazzurra e il suo nome è Yann Karamoh. Delusi e traumatizzati dalla tristezza di Candreva sulla fascia destra, i tifosi nerazzurri erano già pronti a un altro 0-0 dovuto alla mancanza di uomini su quella corsia laterale. Spalletti gioca zoppo: c’è solo Perisic (enorme) a sinistra, e basta. Candreva è così spento che perfino D’Ambrosio si addormenta. Ma poi, verso il minuto 27 del secondo tempo, è entrato lui: Yann Karamoh. E si è accesa la luce a San Siro. Classe 1998, l’ivoriano naturalizzato francese, attaccante in prestito dal Caen, ha una complessione fisica molto particolare: ultrasnello, visto che a malapena raggiunge i 75 kg distribuiti su 185 cm, ha il passo un po’ dinoccolato, la corsa col baricentro basso in stile Michael Johnson. Yann ha illuminato di nerazzurro questo pomeriggio che era deprimente per la banda di don Luciano e gli interisti.

Karamoh ha corso come un indemoniato, ha dribblato come al parchetto nelle partitelle contro gli amici del liceo, ha fintato e controfintato. Poi ha sparato una bordata favolosa dai 35 metri di sinistro al volo. Il pubblico, abituato al fare svogliato di Brozovic e alle pallate di Guarin al settimo anello di San Siro, non ci credeva. Karamoh ha fatto ammattire centrocampisti e difensori del Genoa. Provocando cartelli gialli a profusione e facendo rimanere i rossoblù in dieci.

Karamoh ha vinto questa partita, ridando speranza al popolo della Beneamata: alla fine, il calciomercato è anche una ruota della fortuna, e all’Inter usciva sempre il numero sbagliato. C’è poco da fare: perfino D’Ambrosio è parso rivitalizzato, grazie a due triangoli precisi in corsa con Karamoh che portava via uomini. Yann verrà comprato sicuramente dall’Inter: a occhio e croce costa già 35 milioni di euro, considerando che è addirittura un under 20 con potenzialità immense. E la fortuna di aver incontrato Spalletti. Basti dire che Benitez lasciava Coutinho in panchina, schierandolo al massimo fuori ruolo.

Benvenuto Yann Karamoh freccia nera. Anzi, nerazzurra. A te San Siro.

I primi giorni duri di Spalletti all’Inter

Vista da fuori, l’Inter dal 2012 a oggi è un oggetto misterioso. Una rosa con alcuni giocatori di strana provenienza: non si capisce come abbiano fatto a diventare professionisti strapagati in un top club mondiale. I tifosi hanno nel mirino in particolare Nagatomo e Ranocchia. In più, una campagna acquisti bizzarra: pareva che Zhang dovesse spaccare il mondo con investimenti massicci, grazie alle immense disponibilità cinesi, e invece i nerazzurri si sono mossi sul mercato con molta cautela.

A pagare questa situazione è Spalletti. Allenatore validissimo, ha dato un gioco e un’anima alla Roma, gestendo alla grande Totti, e facendo approdare alla Champions i giallorossi che, con un altro mister, non ce l’avrebbero fatta. Adesso, all’Inter, l’allenatore toscano ha assaggiato per la prima volta il sapore asperrimo dei giocatori nerazzurri. Hai vinto quattro partite di seguito, arrivi alla quinta contro il Bologna per spiccare il volo e importi. E invece ti afflosci: giochi male, sei spento, sei mediocre, sei il classico giocatore da Inter dal 2012 a oggi.

Luciano sta scoprendo quanto è psicolabile la rosa dell’Inter: sul più bello sviene, terrorizzata dagli avversari, col pallone che scotta. Gambe dure, cervello caldo e cuore freddo: sono i nemici della Beneamata contro cui Spalletti deve combattere. Attenzione: è la guerra più difficile che gli sia mai capitato di gestire in carriera, perché Milano è ultra-competitiva, non perdona un pareggino fuori casa. Si tratta di gestire l’ansia dei suoi giocatori, cercando di canalizzare la forza dell’unico fuoriclasse a sua disposizione: Perisic. Per il resto, va capito come sfornare molti più assist a Icardi, uomo bravo solo a segnare, ma non a manovrare. Sarà un’impresa.

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Inter: le parole di Spalletti prima della partenza: “Tifosi tranquilli, Perisic..”

L’Inter è partita nel primo pomeriggio da Milano per raggiungere la Cina. E dunque iniziata la tournee asiatica dei nerazzurri. L’Inter dopo aver concluso la prima parte del ritiro a Riscone di Brunico adesso continuerà la preparazione a Nanchino e sarà impegnata nella prestigiosa International Champion Cup. I nerazzurri disputeranno 4 prestigiose amichevoli in 11 giorni. Il mister Luciano Spalletti avrà modo di conoscere meglio gli uomini che ha a disposizione testandoli contro avversari del calibro di Bayern Monaco e Chelsea. Questo l’elenco dei 28 giocatori che Spalletti ha deciso di portare in Cina: “Tommaso BERNI, Samir HANDANOVIC, Daniele PADELLI, Marco PISSARDO; Cristian ANSALDI, Danilo D’AMBROSIO, Joao MIRANDA, Jeison MURILLO, Yuto NAGATOMO, Andrea RANOCCHIA, Milan SKRINIAR, Zinho VANHEUSDEN, Federico VALIETTI; Iglesias BORJA VALERO, Marcelo BROZOVI, Xian EMMERS, Roberto GAGLIARDINI, Naval Da Costa JOAO MARIO, Geoffrey KONDOGBIA, Rigoberto RIVAS; Gabriel BARBOSA, Jonathan BIABIANY, Antonio CANDREVA, Citadin Martins EDER, Mauro ICARDI, Stevan JOVETIC, Ivan PERISIC, Andrea PINAMONTI.

Spalletti prima della partenza è apparso sereno e fiducioso per il futuro dell’Inter

Alcuni giornalisti hanno intercettato il mister Luciano Spalletti in aeroporto prima della partenza. Il mister dei nerazzurri è apparso molto sereno e tranquillo e ha risposto a tutte le domande dei giornalisti. Spalletti non si è sottratto nemmeno alle domande sul calciomercato. Per quanto riguarda Ivan Perisic e il mercato in entrata queste sono state le parole del mister: “Perisic e’ convocato. Sta partendo. E’ giusto che i nostri tifosi sappiano sempre la verita’: e’ tutto regolare, non ho interesse a raccontare bugie. Mercato? Abbiamo il desiderio di piacere, stiano tranquilli i tifosi perché si faranno le cose seriamente. Spesso si cercano scorciatoie ma avevamo l’obbligo della Uefa di rispettare il fair play. La societa’ e’ stata brava, la proprietà disponibile. Ora facciamo le cose con i tempi giusti, non si va allo sbaraglio a cercare di fare confusione, i direttori stanno lavorando in maniera corretta. Bisogna mirare le nostre situazioni e se ci riusciamo portarle a casa”.

Spalletti avrebbe preferito continuare il lavoro a Brunico

L’allenatore dell’Inter ha detto la sua anche sulla tournee che attenderà l’Inter. Il mister ha fatto capire che avrebbe preferito continuare a lavorare sulla tenuta atletica e fisica dei suoi giocatori. Spalletti ha però sottolineato che questo torneo è fondamentale per la visibilità del club e pertanto la società non poteva sottrarsi da questo impegno. Il mister confida di trovare a Nanchino una seconda roccaforte nerazzurra come quella a Milano visto che il patron dell’inter Zhang Jindong è proprio di Nanchino.

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Calciomercato Inter: Spalletti vuole Borja Valero, incontro a Milano con l’agente

Luciano Spalletti ha individuato Borja Valero come possibile rinforzo per il centrocampo dell’Inter in vista della prossima stagione e la dirigenza nerazzurra ha avviato le trattative con la Fiorentina e con l’entourage del calciatore per provare ad accontentare l’allenatore di Certaldo. Ieri sera il procuratore del calciatore era a Milano e ha incontrato proprio i dirigenti nerazzurri per provare a imbastire una trattativa. Borja Valero si trova benissimo a Firenze e non vorrebbe lasciare la Fiorentina ma più volte ha chiesto al patron Della Valle un prolungamento fino al 2020 dell’attuale ingaggio in scadenza nel 2019, finora però i dirigenti viola hanno sempre risposto picche. Della Valle, infatti, ha intenzione di ridurre l’attuale monte ingaggi della squadra e proprio in virtù di questo fatto potrebbe lasciar partire il centrocampista spagnolo.

Borja Valero pupillo di Spalletti già dai tempi della Roma

L’interesse di Spalletti verso Borja Valero è noto già da tempo e già nella passata stagione il mister l’aveva chiesto alla dirigenza della Roma. In quell’occasione Spalletti non venne accontentato ma questa volta i dirigenti nerazzurri sembrano propensi ad avallare l’acquisto dello spagnolo che nonostante abbia già 32 anni sembra ancora in grado di potersi esprimere ad ottimi livelli in serie A. Ciò che Spalletti apprezza maggiormente di Borja Valero è la sua duttilità tattica e la sua intelligenza calcistica. Lo spagnolo può giocare in tutte le posizioni del centrocampo e con la maglia della Fiorentina ha dimostrato di saper dettare egregiamente i tempi di gioco di una squadra.

L’Inter è pronta a offrire un triennale

L’impressione è che se l’inter dovesse proporre allo spagnolo un contratto fino al 2020, Borja Valero accetterebbe di buon grado di lasciare Firenze.  Del resto, a 32 anni questa potrebbe essere l’ultima occasione per giocare in una squadra di prestigio. La Fiorentina, dal canto suo, non opporrebbe particolare resistenza al trasferimento visto che in questo modo potrebbe ridurre sensibilmente il monte ingaggi visto che il contratto dello spagnolo è uno dei più onerosi insieme a quello di Kalinic e quello di Ilicic.